In data 25 ottobre 2017 la Corte Costituzionale comunica di aver respinto le censure di legittimità costituzionale del decreto legge n° 65/2015 che ha inteso “dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza della Corte Costituzionale n° 70/2015”.
Al di là del freddo comunicato della Corte Costituzionale, in soldoni di cosa si tratta?
Di una cosa semplicissima: la C.C. ha ritenuto legittimo il provvedimento di attuazione, seppur parziale, di una sua precedente sentenza, la n° 70/2015.
Questo vuol dire che tutti i pensionati che hanno inoltrato ricorso avverso la parziale applicazione di detta sentenza possono mettersi il cuore in pace: i ricorsi per effetto della pronuncia della C.C. sono nulli.
La Corte ha ritenuto che – diversamente dalle disposizioni del “Salva Italia” annullate nel 2015 con tale sentenza – la nuova e temporanea disciplina prevista dal decreto-legge n. 65 del 2015 realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica.
Maggiori informazioni nel n° 196 di Previdenza Flash.
Tutti i numeri di Previdenza Flash li trovate qui