Published on Ottobre 6th, 2020 | by Paolo Zani
0Anticipo TFR/TFS per il pubblico impiego: l’accordo Governo/ABI
Quando un dipendente pubblico va in pensione deve aspettare alcuni anni prima di poter incassare integralmente la propria liquidazione, il cosiddetto Tfs/Tfr. Si tratta di almeno 12 mesi di attesa nel caso di cessazione dal servizio, 24 mesi per le dimissioni o il licenziamento ma solo per i primi 50.000 euro di liquidazione. Occorrono ulteriori 12 mesi per la parte eccedente e fino a 100.000 euro, e ancora un anno in più per quella che eventualmente supera i 100 mila.
L’attesa è ancora più lunga per coloro che abbiano lasciato o lascino il lavoro utilizzando la scappatoia della famosa Quota 100. Per costoro, quale evidente penalizzazione, il momento del diritto al Tfs/Tfr corrisponde a quello in cui avrebbero conseguito la pensione di vecchiaia con le regole precedenti, quelle della Legge Fornero: 67 anni! Chi esce da lavoro a 62 anni, l’età minima di Quota 100, nei casi estremi deve attendere almeno fino a cinque anni per vedersi accreditare la liquidazione.
Un recente accordo regola le modalità dell’anticipo dei trattamenti di fine servizio tramite un prestito agevolato attraverso il sistema bancario o intermediari finanziari che aderiscano ad un Accordo-quadro stipulato tra ABI, MEF, Ministero del lavoro, Ministero della Pubblica Amministrazione.
Nel n° 274 di Previdenza Flash troverete un ottimo vademecum sulla materia redatto da Valeria Picchio del “Dipartimento Previdenza-CISL Confederazione”.
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